Snack 100% vegetale con solo 3 ingredienti facili da pronunciare

Ingredienti semplici.
Ricco di proteine e acidi grassi, senza zuccheri aggiunti o conservanti.

Iscriviti alla
news-letter

    Ricetta dei churchkhela

    Nonostante il nome difficile da pronunciare i Churchkhela vantano una ricetta semplice a base di 3 soli ingredienti: succo di uva, nocciole o noci, farina (usata per addensare il succo concentrato).
    Questo snack 100% vegetale ha una caratteristica forma che ricorda un “baccello” il cui guscio esterno, composto esclusivamente da succo di uva concentrato e farina “0”, racchiude la frutta secca (noci o nocciole).

    Il secondo ingrediente più importante è la frutta secca cioè noci o nocciole che vengono accuratamente ispezionate e selezionate. Dopo la rigorosa selezione noci e nocciole vengono tostate per poi essere “infilzate” con dei fili. Questi “cordoni” di noci o nocciole vengono successivamente immersi nel succo di uva, più volte per poi essere lasciati essiccare per 2 settimane in un ambiente controllato. Il processo di immersione – così come quello di confezionamento – sono manuali.

    INGREDIENTI DEI CHURCHKHELA

    I Churchkhela sono un prodotto “povero” (nel senso buono!) a base di 3 soli ingredienti facili da pronunciare: succo di uva, frutta secca (noci o nocciole) e farina di tipo “0”.

    Il succo di uva: ottenuto dagli antichi vitigni “Rkatsiteli” tipici della regione di Kakheti. Durante il periodo delle vendemmia, il succo di uva non ancora fermentato, viene bollito così da ottenere un succo concentrato e pastorizzato che mantiene la caratteristica dolcezza. Gli unici zuccheri presenti all’interno dei Churchkhela sono quelli naturalmente contenuti nel succo di uva.

    La frutta secca: noci o nocciole vengono accuratamente ispezionate e selezionate. Dopo la rigorosa selezione vengono tostate nel tradizionale forno Georgiano di argilla chiamato “Tone” per poi essere infilzate in modo da creare i cordoni che verranno successivamente immersi nella melassa composta da succo di uva e farina.

    La farina: utilizziamo solo farina di tipo “0” in quantità che non superano ma il 14% degli ingredienti totali. A partire dal XVI secolo, a seguito dell’introduzione del mais, la ricetta tradizionale ha visto delle “variazioni sul tema”, che hanno introdotto l’utilizzo di questa farina come addensante in alternativa alla farina “0” in uso da oltre 2 millenni.

    PREPARAZIONE DEI CHURCHKHELA

    Per la preparaizone dei Churchkhela si utilizza solo il succo di uva ottenuto dagli antichi vitigni “Rkatsiteli” tipici della regione di Kakheti. Si tratta di un vitigno a bacca bianca diffuso in tutto il mondo ma originario del Caucaso dove ne sono state trovate tracce risalenti a ben 5000 anni fa.

    Il succo di uva è l’unica fonte naturale di zuccheri presenti all’interno dei Churchkhela; si tratta di zuccheri semplici e non raffinati. Durante il periodo della vendemmia, il succo di uva non ancora fermentato, viene bollito così da ottenere un succo concentrato e pastorizzato che mantiene la caratteristica dolcezza. La bollitura del succo di uva avviene ad una temperatura mai superiore ai 70° così da salvaguardarne micro-nutrienti e caratteristiche nutrizionali.

    L’aggiunta di farina di tipo “0”, con l’unica funzione di addensante, crea una melassa densa e gelatinosa.  Noci e nocciole accuratamente selezionate vengono successivamente tostate all’interno del tradizionale forno in terracotta Georgiano chiamato “Tone” e simile al più noto forno Tandoori. Terminata la tostatura la frutta secca viene “infilzata” su dei cordoni che vengono poi più volte immersi nella melassa di succo di uva e lasciati asciugare per 2 settimane in un ambiente controllato.

    Una volta asciutto il succo di uva crea un rivestimento dal gusto dolce e dall’aspetto simile ad un “baccello” il cui guscio esterno racchiude la frutta secca. I formati tradizionali hanno dimensioni generose (120/140 grammi) ma esistono anche formati più “moderni” (60/75 grammi) pensati per i distributori automatici.

    La produzione avviene in un moderno impianto nel rispetto dei criteri internazionali ISO e HACCP.

    CONSERVAZIONE DEI CHURCHKHELA

    Grazie all’uso di ingredienti di prima qualità (in particolare noci e nocciole) e agli zuccheri naturalmente presenti all’interno del succo di uva, i churchkhela hanno una data di scadenza di minimo 8 mesi dalla data di produzione. I nostri prodotti sono confezionati manualmente, uno ad uno, in bustine sottovuoto di polipropilene.

    Nell’arco dei mesi i churchkhela possono “imbiancare”, si tratta del risultato di un naturale processo di efflorescenza (come avviene anche per la cioccolata)  dovuto all’emergere del glucosio naturale e del fruttosio presenti nel succo di uva. Questo processo non inficia gusto e caratteristiche nutrizionali del prodotto.

    E’ consigliabile conservare i churchkhela ad una temperatura non superiore ai 22° centigradi.

    Vuoi saperne di più?

      Scopri dove acquistare

      Importatore esclusivo per l’Italia: GS Air srl, Via Clisio 4, 00189 (Roma)